DESCRIZIONE
Questo piccolo Cristo crocefisso è una preziosa testimonianza senese di primo Trecento, eccezionalmente pervenuto con la croce originaria dell’Arbor vitae. L’importanza di un simile ritrovamento è dettata anche dall’attribuzione a un maestro riconducibile alla stretta cerchia di Marco Romano, senza dubbio uno degli scultori più grandi e problematici del Gotico italiano. L’accostamento dell’opera ai più grandi Crocifissi superstiti di Marco Romano rivela pertinenze importanti, sia dal punto di vista tipologico che stilistico, oltretutto anch’essi sono ricavati da un legno duro in grado di esaltare la calligrafia dei dettagli (per l’esattezza un massello di noce). Le analogie si riconoscono nell’atletica silhouette dei corpi e nella loro definizione organica, specialmente nell’arco epigastrico a sesto ribassato, nella partizione addominale, nelle pieghe del perizoma orientate in modo asimmetrico verso sinistra, nei risvolti ondulati che si affastellano sui fianchi, nei lineamenti geometrizzati e nella capigliatura.
BIBLIOGRAFIA
–