DESCRIZIONE
La patena che qui si presenta è un oggetto dalle caratteristiche uniche. Il materiale di cui è costituita, ovvero cuoio su supporto ligneo, è infatti di una fragilità estrema, e si tratta di uno dei pochissimi oggetti di questo tipo sopravvissuti attraverso i secoli e giunti fino a noi.
A tale riguardo, merita di essere opportunamente rilevato il suo ottimo stato di conservazione, che rende la patena ancora più preziosa. Inoltre il modello riprodotto nel piatto eucaristico attraverso l’impressione di uno stampo è pure altamente autorevole, trattandosi di una patena orientale creata da una bottega attiva presso la corte bizantina.
La matrice utilizzata per imprimere il nostro cuoio ha un’origine certa. Fu infatti sicuramente creata a Bisanzio, molto probabilmente da una bottega attiva presso la corte imperiale fra 1050 e 1190. Lo dimostra un’altra patena, in argento dorato, conservata presso il Museo del Tesoro della Cattedrale di Halberstadt. La provenienza di quest’ultima opera è documentata: il 16 agosto del 1205 Konrad von Krosig, vescovo di Halberstadt, faceva rientro alla sua sede vescovile dopo aver partecipato alla Quarta Crociata. Fra i vari oggetti che riportava in patria da Costantinopoli, vi era anche la patena ora esposta nel Museo del Tesoro della Cattedrale
BIBLIOGRAFIA
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