DESCRIZIONE
L’immagine è annoverabile tra le più antiche sculture in legno raffiguranti santa Maria Maddalena, qui resa ancora più rara per la posa assisa. Riconoscibile è l’attributo iconografico del recipiente sigillato d’unguento che rimanda all’episodio avvenuto in casa di Simone dove la Maddalena deterse i piedi di Gesù in segno di penitenza. L’origine geografica e stilistica della scultura è evidenziata invece dalle forti attinenze, anche tecniche, con un raggruppamento di opere lignee “tardoromaniche” della val Pusteria e delle Alpi tirolesi, in cui peraltro proprio il culto della Maddalena si affermò fino dall’Alto Medioevo.
BIBLIOGRAFIA
M. Maguolo (a cura di), Giovanna Menegazzi. Immagini di restauro fra Venezia e l’Istria, Il Prato, Saonara 2015, pp. 22, 40-41;
L. Mor, in Il Crocifisso di Cividale e la scultura lignea nel Patriarcato di Aquileia al tempo di Pellegrino II (secoli XII-XIII), catalogo della mostra (Cividale del Friuli, Museo Nazionale di Palazzo de Nordis, 12 luglio – 12 ottobre 2014), a cura di L. Mor, Allemandi, Torino 2014, pp. 198-201, n. 18.
L. Mor, in Talking Points, a cura di L. Violo, Longari arte Milano, Milano 2014, pp. 8-19.